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Analisi e Commento di un Testo Letterario





IN PROSA


Analizzare e commentare un brano letterario in prosa significa non solo comprendere a fondo il testo in ogni sua parte, ma anche interpretare i messaggi, approfondirne i temi, esprimere opinioni ed elaborare fondati giudizi critici.


IL LAVORO PRELIMINARE


Occorre innanzitutto:
-          leggere attentamente il testo
-          suddividere il brano in sequenze
-          sintetizzarle brevemente
-          definire la funzione (che può essere obiettiva, narrativa, riflessiva, lirica, espositiva, dialogica, argomentativa)



      NOTA BENE


         Le sequenze descrittiva sono unità appositamente formulate da chi narra per descrivere in modo dettagliato un luogo, una persona, un animale, un fenomeno, uno stato danimo. Esse rallentano lazione, in quanto al loro interno non accadono eventi.
         Le sequenze narrative sono imperniate sullazione, quindi fanno procedere la narrazione (al contrario delle sequenze descrittive).
         Le sequenze riflessive riportano commenti, giudizi o riflessioni del narratore o dei personaggi della storia. Anche queste sequenze, come quelle descrittive, determinano un arresto della narrazione e, come quelle, si possono definire statiche.
         Le sequenze liriche sono caratterizzate da un linguaggio proprio della poesia, ricco di immagini e di figure retoriche (es. Addio ai monti nei Promessi Sposi).
         Le sequenze espositive forniscono, in modo chiaro e preciso, informazioni e spiegazioni necessarie per comprendere una situazione.
         Le sequenze dialogiche consistono nei dialoghi dei personaggi, riportati sotto forma di discorso diretto.
         Le sequenze argomentative si hanno quando il narratore o i personaggi enunciano una loro precisa posizione per giustificare il proprio pensiero o per convincere il proprio interlocutore. Ciò avviene attraverso la formulazione di una tesi sostenuta con argomenti considerati validi e convincenti per giungere ad una solida conclusione.


Si procede poi a:

      Sottolineare i passaggi e le informazioni più significative, ossia
-          tempi, luoghi, personaggi, eventi principali se si tratta di un testo narrativo
-          argomento, tesi se si tratta di un testo argomentativi
-          informazioni principali e idea centrale se si tratta di un testo espositivo

Analizziamo singolarmente i vari punti:

I TEMPI
Lanalisi del tempo concerne il periodo storico in cui si svolge la vicenda, deducibile da precise informazioni fornite dal narratore o individuabile mediante elementi interni al testo (oggetti, abitudini, stili di vita, ecc.)
Può, tuttavia, accadere che, per scelta dello stesso autore, il tempo rimanga indeterminato.

Di solito una narrazione comporta unestensione temporale diversa rispetto a quella dei fatti raccontati: larco di tempo reale degli avvenimenti (tempo della storia = durata reale), cioè, non corrisponde al tempo che gli avvenimenti hanno sulla pagina (tempo del racconto = durata della narrazione).

Lautore può dilatare il tempo del discorso con lunghe descrizioni o accelerarlo.
Vediamo in che modo:
a)      utilizzando la digressione il narratore fornisce al lettore notizie aggiuntive di contorno su fatti, eventi storici o personaggi non strettamente legati allo sviluppo della vicenda (es. la digressione su Gertrude nei Promessi Sposi).
b)      ricorrendo al sommario il narratore vuole accelerare il ritmo del racconto sintetizzando certi avvenimenti sui quali non ritiene necessario soffermarsi.
c)      con leclissi il narratore decide di omettere completamente unintera serie di eventi perché non li ritiene importanti ai fini della comprensione della vicenda. Leclissi abbrevia il tempo del racconto, accelerandone il ritmo in modo ancor più marcato del sommario.


I LUOGHI
La descrizione dei luoghi, sia interni che esterni, consente al lettore di definire lambiente in cui si svolge la vicenda:
-          se un racconto è ambientato in una foresta tropicale, latmosfera ci predispone ad assistere ad una vicenda avventurosa
-          se è ambientato in un lugubre castello, ci attendiamo una storia ricca di mistero
-          a volte il luogo acquisisce un valore fortemente simbolico: nel Giorno (Parini) prevalgono gli spazi chiusi perché lautore vuole dare al lettore il senso di un mondo nobiliare morto, privo di energie vitali, chiuso nel suo spazio inviolabile fino allasfissia.


I PERSONAGGI
Costituiscono un elemento fondamentale del racconto. Si distinguono in base al ruolo svolto nella vicenda tra:
-          protagonista   ?          la figura principale al centro dellazione
-          antagonista    ?          colui che frappone ostacoli, crea difficoltà al protagonista
-          aiutante          ?          colui che agevola il protagonista o lantagonista
-          oggetto          ?          la figura del personaggio oggetto dellinteresse del protagonista

Il narratore costruisce un personaggio mediante tratti che ne delineano i contorni e ne costituiscono la fisionomia.
La caratterizzazione del personaggio può essere:
      fisica: sesso, aspetto fisico, abbigliamento, ecc.
      psicologica: carattere, indole
      comportamentale: abitudini, rapporti con gli altri, modo di muoversi, di parlare
      socio economica: lavoro svolto, cultura, tipo di vita, aspirazioni
      ideologica: linsieme di valori e idee in cui il personaggio si riconosce

Esistono due differenti tipologie di personaggi:
1)      personaggi statici: sono quelli che durante lo sviluppo delle vicende mantengono inalterate le loro caratteristiche e non subiscono trasformazioni (es. Don Abbondio)
2)      personaggi dinamici: sono capaci di accentuata evoluzione psicologica che conduce a sostanziali trasformazioni della personalità (es. Renzo matura e diventa più attento e responsabile alla conclusione della vicenda)


LE TECNICHE NARRATIVE


Sono costituite dalle scelte linguistiche e stilistiche. Lanalisi delle tecniche narrative comporta lesame accurato di alcune componenti:

      NARRATORE

      PAROLE E PENSIERI DEI PERSONAGGI

      REGISTRI

      STRUTTURA DEI PERIODI



1. NARRATORE
La narrazione non è necessariamente condotta dallautore stesso del romanzo o del racconto: chi espone la storia può essere il protagonista della vicenda, un altro personaggio o un narratore fuori campo che ci fa conoscere gli eventi senza prendervi parte.
Occorre individuare la tipologia e il punto di vista:
a)      Tipologia
-          Narratore interno: il narratore può essere costituito dal protagonista della vicenda oppure da unaltra persona che vi partecipa o è solo testimone dei fatti. Si esprime alla prima persona singolare. Un esempio di narratore interno è il personaggio Mattia Pascal di Pirandello
-          Narratore esterno: racconta i fatti, le parole, i pensieri dei personaggi rimanendo al di fuori della storia ed esprimendosi alla terza persona singolare. E pura voce narrante e, come tale, può presentare la storia in modo oggettivo (se non interviene nella narrazione) o soggettivo (se inserisce nella narrazione commenti, valutazioni e giudizi). Un esempio di narratore esterno è costituito dalla voce narrante che racconta le vicende della guerra di Troia (Iliade)
            Può accadere che durante il racconto il narratore iniziale, che definiremo di primo grado,
            ceda la funzione del narratore ad unaltra voce narrante, che chiameremo narratore di
            secondo grado (a sua volta interno o esterno).

b)      Punto di vista o focalizzazione
E langolazione con cui il narratore racconta la vicenda.
Ne esistono di tre tipi:
-          Focalizzazione esterna. E il punto di vista di un narratore esterno che non si lascia coinvolgere nella narrazione, ma si limita a registrare solo ciò che vede in un determinato luogo o momento, senza esprimere giudizi. Tecnica impiegata nei romanzi polizieschi, nei romanzi veristi o neorealisti, ove lautore si eclissa per lasciare parlare i fatti.
-          Focalizzazione interna. E il punto di vista di un narratore interno che presenta la vicenda in base alla sua particolare ottica, secondo una prospettiva parziale e soggettiva. Un esempio: Zeno Cosini protagonista de La coscienza di Zeno (Svevo).
-          Focalizzazione zero. Si ha quando il racconto è condotto da un narratore onnisciente, il quale tutto sa e conosce (anche i pensieri e i sentimenti dei personaggi), tutto vede e tutto giudica della vicenda che espone. Un esempio: la narrazione nei Promessi Sposi è condotta secondo tale prospettiva.


2. PAROLE E PENSIERI DEI PERSONAGGI
Variano in base al punto di vista.
      Se il narratore è onnisciente prevale il discorso indiretto (di solito introdotto da verbi quali pensare, dire, affermare, chiederees. Ha detto che era stanca).
      Se si ha la focalizzazione esterna prevale il discorso diretto: in pratica lautore cede la parola ai personaggi (es. Ha detto: Sono stanca). Il discorso diretto può avere varie forme:
-          Dialogo: scambio di battute tra due o più personaggi
-          Soliloquio: un personaggio parla tra sé e sé in prima persona
-          Flusso di coscienza: il narratore riporta i pensieri così come si presentano nel loro libero e casuale fluire nella mente del personaggio
      Se si ha la focalizzazione interna prevale il discorso indiretto libero: uso di forme proprie del discorso indiretto con omissione dei verbi reggenti, come diceva, pensava che (es. Malpelo fu colto da una tal paura di veder comparire fra la rena anche il piede nudo del babbo, che non volle mai più darvi un colpo di zappa; gliela dessero a lui sul capo, la zappa)


3. REGISTRI

      Se lautore usa vocaboli vari, citazioni colte, una sintassi molto studiata e riccamente elaborata, usa un registro aulico e solenne.
      Se il lessico è studiato ma sobrio, senza ricercatezze, la sintassi è elegante ma senza eccessi il registro è formale.
      Se la scelta lessicale è precisa ma non particolarmente studiata, la sintassi corretta, ma lautore si astiene da qualunque eleganza il registro è medio.
      Se i vocaboli sono generici, la sintassi è semplificata o tipica del parlato e talora si avvale di espressioni gergali o dialettali il registro è colloquiale.


4. STRUTTURA DEI PERIODI
Il modo di costruire le frasi costituisce un elemento fondamentale dello stile di un autore e influisce sul ritmo narrativo.
      Se la sintassi è semplice, scarna e il periodo strutturato su frasi per lo più brevi, indipendenti accostate tra di loro da una virgola o da una congiunzione si ha la coordinazione o paratassi. Essa contribuisce a determinare un ritmo narrativo stringato, veloce, talora addirittura concitato o affannoso.
      Se invece la sintassi è elaborata e presenta frasi lunghe e complesse, costituite da proposizioni principali dalle quali dipendono varie proposizioni secondarie si ha la subordinazione o ipotassi. Tale modalità espressiva, che la nostra lingua ha ereditato direttamente dalla prosa latina, contribuisce a determinare un ritmo narrativo più lento.
INQUADRAMENTO STORICO LETTERARIO


Può riguardare
-          Linserimento dellautore e della sua opera in una particolare corrente letteraria.
-          La sua contestualizzazione storica
-          Il confronto con la produzione di altri autori noti
-          Lanalisi di ideologie, correnti politiche e letterarie contemporanee estranee o opposte a quelle dellautore


APPROFONDIMENTI E RIFLESSIONI


Sono rielaborazioni che si basano su elementi evidenziati nella precedente fase di lavoro, come ad esempio lanalisi specifica di un motivo ricorrente nella produzione letteraria di un autore.
Le riflessioni consistono nellapporto critico personale relativo al brano in esame. Non è sufficiente riportare i propri sentimenti e le emozioni suscitate dal testo, ma occorre sostenerli con opportune argomentazioni.
Si può anche essere invitati ad esprimere:
-          Giudizi sullideologia e sui valori desumibili dal testo
-          Confronti tra personaggi
-          Confronti tra la vicenda narrata e altri aventi analoghi reali o fittizi, passati o presenti, raccontati dallo stesso o da altri autori. Questo settore richiede competenze non solo letterarie, ma anche di carattere storico o di attualità, oltre che una buona capacità di giudicare i fatti
-          Commenti sulle tecniche stilistiche e sulle modalità espressive





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